Thursday, August 30, 2007

Giuro di non morsicare piu'. Mai piu'. Giuro. Non si deve giurare di suo. Tanto piu' non si deve giurare se poi non sei sicura di mantenere il giuramento. Che fai peccato due volte.
Come faccio ad assicurarmi che veramente non morsichero' mai piu'? Mi faccio un tatuaggio sul polso. Coma la Angelina si e' tatuata di non mangiare che poi ingrassa. Io mi scrivo di non morsicare il prossimo mio.

Non so perche' l'ho fatto. Ci sarebbero un sacco di motivazioni reali e di circostanza. Del tipo, io volevo la chiave, ero arrabbiata, era uno scherzo, pensavo di morsicare appena appena la spalla e fare mollare la presa della mano corrispondente. La verita' e' che come talvolta mi capita, i neuroni si sono scollegati e invece di dire la solita monata, gli ho piantato un morso. Alla cieca. E l'ho fatto sanguinare. Diciamo che il peggio e' proprio che poi sanguinava e mi guardava come si guarda una gorgone infuriata o l'anticristo o la bolletta della telecom.

Anche cercare di dare giustificazioni logiche non ha senso. E che non ho piu' 12 anni quando morsicai il bullo che angariava mio fratello e pure lui fini' per sanguinare. Ma diciamo, che in quel contesto, la ricreazione, in quell'eta', in quel sustrato sociale - come si dice in Toscana- ci stava. Il morso ci stava.
A 33 anni e' difficile da collocare. Mi sento una merda. Veramente.

Monday, August 27, 2007

E finisce anche questo agosto. Ho preso nove alla tesi e mi sento molto felice. Non e' solo mio quel nove, purtroppo, o per fortuna. Ma diciamo che se Marcello mi ci ha fatto entrare al corso di Scienze Finanziarie INternazionali (cazzo, dai, come suona bene) a suon di spiegazioni sul senso delle equazioni e disequazioni, doveva anche tirarmi fuori.

Con programmazioni phython sopraffine mi ha anche tirato fuori.

Ah, a proposito, Marcel, se leggi questa pagina il nove me l'ha dato anche perche' gli ho fatto un'analisi da sballo con tabelle ANOVA
'nzomma una Analysis of variance con la null Hypotesis scritta benissimo (diciamo un Times New Roman 12) e ovviamente risultata falsa tra applausi generali. Ho messo in bibliografia pure il tuo libro di statistica. Hai visto che ho capito!

Ho capito!
Ho capito!

Adesso che sono laureata devo solo rientrare nella vita vera. Partire per Mosca si e' fatto all'improvviso piu' arduo. Non ho in mano nulla se non la sicurezza di un posto dove stare offerto da Roni. Inoltre per ironia della sorte, proprio ora che non cerco piu' nulla ad Amsterdam, sono loro che cercano me.

Ho passato la scorsa primavera a mandare decine di CV, ma che dico decine? Ventine, centinaia di CV a tappeto per tutta l'olanda elemosinando un lavoro che avesse con Finance & Russia un minimo comune denominare. Il risultato era stato prossimo allo zero assoluto. Quello dove gli atomi sbarellano e si sbriciolano, per essere chiari.
Ora che sto per partire mi contattano due aziende che hanno trovato il mio CV on line che specifica che si, certo mi voglio rilocare a Mosca, ma loro comunque hanno provato a contattarmi che non si sa mai, magari trovo la loro offerta interessante.

Due lavori abbastanza da sbavo, ma devo ancora fare il colloquio. Che il colloquio lo faccio, che ho da perdere. Ma tutto nella mia testa si complica....

Wednesday, August 01, 2007

Alla fine ritorno alle vecchie abitudini. Ascolto On the Run dei Pink Floyd, accarezzo lo zaino che e' venuto con me ovunque. Rubato dieci anni fa ad uno dei miei fratelli per trasportare qualcosa a Trieste ha fatto l'autostop in Inghilterra, ha fatto le trasferte in spiaggia, ha fatto Budapest, ha fatto tutte le campagne di Russia, ha fatto quei fantastici giorni a dormire in spiaggia sulla riviera Sanremese con Mirco e gli altri. Poco prima che la sua mente cedesse e spazzasse via molte cose dalla vita di tante persone.

A volte credo di attaccarmi in modo un po' maniacale alle cose, alla forme delle cose, ai feticci delle cose. Lo zaino, un modo di dire, una canzone, una cosa che decido di fare mia, solo per il gusto di fami compagnia.

Faccio ripartire On The Run per sentire di nuovo il pezzo dove il sole va giu' e tu gli corri dietro. Che poi non puoi non ascoltarla senza lasciare girare anche Time e spararti il grido a tutto volume. Una conclusione logica.

Beh oggi e' il giorno dei Pink Floyd e dello zaino. L'ho tirato fuori per andare a fare la spesa e ho pensato che doveva andare fra le cose da portare via. Siamo ad agosto. A settembre dovrei partire per Mosca. Per cercare un lavoro. Da una parte ho voglia di lasciarmi tante cose dietro le spalle e abbracciarne di nuove. Dall'altra mi accorgo che sono stanca di andare avanti e non sapere dove e mi attacco a questo zaino del cazzo al punto che mi viene da pensare che sia un punto fermo della mia vita. Lo zaino. O una canzone. Scritta da un gruppo la cui anima ispiratrice era minata dalla pazzia. Appunto. Anche se in quell'album lui non ci ha messo mano. Credo.

Insomma rimane il fatto che non so bene cosa voglio e a volte mi sembra di andare avanti senza un piano, un disegno, una volonta'. Mi sento tanto sola io e il mio zaino. Che a noi non ci capisce nessuno. On the Run per la decima volta.

saichemagarinonrispondo@gmail.com