Quelle cazzo di pasticche che mi ordino in Internet mi hanno fatto sbarellare. Ne ho preso troppe per via dell'esame e così dopo avere scritto con la vena che mi pulsava sul collo, durissima a derivare e ottimizzare con un animale, ho inziato sproloquiare con Jose.
Un passo indietro. Se ho passato l'esame non lo devo a 'ste pasticche, ne' alle derivate che ne sono derivate. Che ad un certo punto avevo tirate tante di quelle linee nei piani cartesiani che se Marcello m'avesse visto, mi avrebbe picchiata con uno stecco. Insomma se passo e' nu miraculo bello e buono. Finita digressione.
Sono uscita dalla stanza insonorizzata che tra il rumore del sangue che mi frullava dentro le orecchie e quella strana sensazione di ottundimento da isolamento acustico, mi sembrava di essere nell'odissea dello spazio.
Poi Jose mi trascinato in mensa dove ho iniziato a dir su delle robe che se ci ripenso , mi tirerei un asintoto in testa.
Da quella lettera d'amore che scrissi, a guy che faceva il filo alla bambina, a quel russo che mi sono impalmata, ancora un po' e gli raccontavo quando mi sono venute le mie cose la prima volta. Ah, no, mi sa che gliel'ho detto.
Mi ha detto che si sta cosi' bene con me. Ci sono persone, diceva, che c'e' come una chimica speciale.
Ao' Jose, non per farti rimanere male ma io la chimica la tenevo addosso e non fra noi due. Ma non avra' visto le pupille dilitate come uno stegosauro?
Intanto che eravamo li' mi sentivo come un geyser espodere dentro e Jose a volte mi sembrava vicinissimo e a volte lontanissimo come dentro un tubo. Adesso sta per colpirmi il down. Jose' mi dispiace, io non voglio imbrogliare il mio prossimo.
...vabbe' adesso parti pure e senti la mancanza di me....io tra qualche ora sarò a ruota
Un passo indietro. Se ho passato l'esame non lo devo a 'ste pasticche, ne' alle derivate che ne sono derivate. Che ad un certo punto avevo tirate tante di quelle linee nei piani cartesiani che se Marcello m'avesse visto, mi avrebbe picchiata con uno stecco. Insomma se passo e' nu miraculo bello e buono. Finita digressione.
Sono uscita dalla stanza insonorizzata che tra il rumore del sangue che mi frullava dentro le orecchie e quella strana sensazione di ottundimento da isolamento acustico, mi sembrava di essere nell'odissea dello spazio.
Poi Jose mi trascinato in mensa dove ho iniziato a dir su delle robe che se ci ripenso , mi tirerei un asintoto in testa.
Da quella lettera d'amore che scrissi, a guy che faceva il filo alla bambina, a quel russo che mi sono impalmata, ancora un po' e gli raccontavo quando mi sono venute le mie cose la prima volta. Ah, no, mi sa che gliel'ho detto.
Mi ha detto che si sta cosi' bene con me. Ci sono persone, diceva, che c'e' come una chimica speciale.
Ao' Jose, non per farti rimanere male ma io la chimica la tenevo addosso e non fra noi due. Ma non avra' visto le pupille dilitate come uno stegosauro?
Intanto che eravamo li' mi sentivo come un geyser espodere dentro e Jose a volte mi sembrava vicinissimo e a volte lontanissimo come dentro un tubo. Adesso sta per colpirmi il down. Jose' mi dispiace, io non voglio imbrogliare il mio prossimo.
...vabbe' adesso parti pure e senti la mancanza di me....io tra qualche ora sarò a ruota
5 Comments:
adesso mi fai pensare che, magari, qualche volta che mi sono innamorato, lei era dopata ... ostia.
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25 gennaio
Auguri!
grazie zu!
ma come fai a ricordarti sempre?
sarà perché mi piaci... o sarà da quando mi hai detto di Vysotskij
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