Saturday, December 29, 2007

E siamo sempre qui. Ad aspettare che venga sera. Sono diversissima da qualche anno fa. O forse mi piace pensarlo. Sono tornata al paese per natale e mi aggiravo per le strade e ogni compaesano che mi salutava, mi suscitava il solito invariabile pensiero: ma come fa a riconoscermi? Mi credo diversa ed invece ho la stessa cazzo di pettinatura e camminata storta di sempre.

Se mi chiedono che lavoro faccio adesso, ho la gioia di potere dire una roba che nessuno capisce. I miei me lo hanno gia'chiesto un paio di volte. So che a loro non e' che freghi molto. E' il vicino. Devono dirlo al vicino e non sanno bene che dire.

Non so bene se sto servendo il male.

Vorrei lanciare invettive sui miei vicini di computer. Ma non riesco. In questi giorni ho l'autostima e la capacita' di giudizio di un lemming che sta per lanciarsi nel fosso.

Vorrei raccontare del Xmas party, della telefonata da Minneapolis e la certezza che mi avrebbero licenziato hic et nunc, ceteribus paribus, et cetera. Ma non mi va. Alla fine sono sempre le solite tre cagate o tre cazzate che ripropongo a me stessa e poi al ritorno la sera non riesco a prendere sonno e cerco di autopunirmi pigliando a craniate il lavabo.


Bello il concerto degli Wombats. Era la prima volta che vedevo un pogo in Olanda. Lunedi' vedo se riesco ad accattare il biglietto per Jens Lekman.

saichemagarinonrispondo@gmail.com